Dalszöveg
"(Verse 1)
Ci hanno venduto con promesse vuote, parlavano di futuro, ma stringi i denti o sono botte. Privatizzare, esternalizzare, il mantra del potere, ma a noi il turno H24, senza nulla da vedere.
(Pre-Chorus)
La pausa pranzo è solo un miraggio, ritardi e infortuni sono il nostro coraggio. Le sigle tacciono, fanno finta di nulla,
mentre il nostro sudore scava la fossa più profonda.
(Chorus)
La firma sul territorio, il loro grande inganno, ma noi manutentori non ci stiamo al ricatto. Stracciamo la tessera, alziamo la voce, questa è la nostra lotta, la rabbia non tace!"
"(Verse 2)
Conciliare vita e lavoro, una grande menzogna, ci hanno messo in fila senza alcuna vergogna. Dove stiamo andando? Nessuno lo sa,
ma chi dovrebbe tutelarci si è voltato già."
"(Bridge)
Ci vogliono rassegnati, in ginocchio piegati, ma noi siamo ferro, mai spezzati.
Lottiamo a oltranza contro questo sistema, finché la verità non spezzerà ogni catena.
(Chorus)
La firma sul territorio, il loro grande inganno, ma noi manutentori non ci stiamo al ricatto. Stracciamo la tessera, alziamo la voce, questa è la nostra lotta, la rabbia non tace!
(Outro)
Siamo noi il motore, il cuore della ferrovia, non ci fermerete, nemmeno con la bugia. Alla rassegnazione diciamo no,
la nostra lotta brucerà ogni inganno,
è questo il rock, è questo il fuoco!"