Lời bài hát
Eravamo poco più che bambini,
in una casa che casa non era,
assi di legno, sacchi di carta
e il tempo che imparava a passare.
Sopra un caseificio qualunque
ci siamo cresciuti addosso,
senza sapere che quello
sarebbe stato il nostro posto.
Vi prendevo per mano tornando da scuola,
come si fa con le cose necessarie,
fuori c’erano cortili e campagne
e un canale che portava via i pensieri.
La vita era tutta davanti,
non faceva ancora male,
e noi eravamo fratelli
prima ancora di saperlo.
Poi siamo cresciuti senza far rumore,
ognuno con la propria direzione,
ma senza mai perderci davvero,
senza doverci chiedere perdono.
Ci si vuole bene così,
quando non serve dirlo,
quando il legame resta
anche se cambia il giorno.
Un giorno il tempo ha bussato piano
con parole che non lasciano scelta,
abbiamo imparato l’attesa,
le stanze bianche, la resa.
Ogni giorno seduti accanto
a sperare in qualcosa di giusto,
finché il silenzio ha parlato
e ci ha tolto il primo di noi.
Pensavo che il dolore avesse finito,
che il conto fosse ormai pagato,
ma un altro pomeriggio qualunque
ha deciso di essere l’ultimo.
In una settimana soltanto
il cielo ha chiamato ancora,
e io sono rimasto a terra
con metà del mio nome.
Adesso vi porto dove posso,
nei gesti che non fanno rumore,
perdere due fratelli
è perdere un pezzo di voce.
Ma se chiudo gli occhi vi sento,
inermi, vicini, uguali,
e so che un giorno, da qualche parte,
saremo di nuovo fratelli.
Io vi ho voluto bene davvero.
E non ho altro da dire.