Il Fulmine di Kumo

Urla nelle tenebre, sangue nella pioggia,
Ghengi degli ARASHI, pazzo senza soglia.
Esplosioni di risa, colpi senza freni,
Una furia violenta che il mondo mai trattiene.
Evocatore di lupi, condannato al buio,
Curo il lupo nero, col muso tagliato e crudo.
Fulmini e fiamme, la Pantera è in corsa,
Fulmine Nero, ruggisce, sferza, si contorce e morde.
Lame nere, tempesta scatenata,
Ghengi ride, il suo cuore è devastato.
Ogni battaglia, una danza senza fine,
Vuole il sangue, la vittoria nel confine.
Raicaghe, l’unico obiettivo,
Un mondo in ginocchio, il suo sogno definitivo.
Spacca il cielo, distrugge chiunque osi,
Ghengi è una valanga, e non chiede scuse o ipotesi.
Furia del fulmine, squarcia la terra,
Ghengi senza pietà, brama solo la guerra.
Un matto scatenato, spinto oltre il limite,
Ogni colpo è l'ultimo, ogni colpo è per il fine.
Occhi pieni di rabbia, il viso distorto,
Ogni nemico che cade, una parte di lui morto.
Con la katana di tenebre e fulmini neri,
Sconfigge i deboli, spezza i cuori fieri.
Ma Oma lo aspetta, con gli occhi scarlatti,
Sciaringan crudele, a tranciar lo scarto.
L’ultimo duello, un grido disperato,
Ghengi non si piega, muore devastato.
Furia del fulmine, squarcia la terra,
Ghengi senza pietà, brama solo la guerra.
Un matto scatenato, spinto oltre il limite,
Ogni colpo è l'ultimo, ogni colpo è per il fine.
Anche morto, il suo spirito ride,
Nell'eco dei fulmini, il suo odio si divide.
Iudocu ne porta il lascito nel cuore,
Ma Ghengi vive, in quel fuoco che brucia e devasta ancora.