ERMES

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Muzyka utworzona przez sofia accetta za pomocą Suno AI

ERMES
v4

@sofia accetta

ERMES
v4

@sofia accetta

tekst piosenki
Guardavo il mondo dai vetri, contavo le stagioni
i bambini correvano fuori, io parlavo ai lampioni.
Cercavo il mio turno nel gioco della vita
ma restavo un nome in lista, mai chiamata, mai capita.
Crescevo nell’eco di case chiuse e porte
tra sogni che sbattevano come farfalle con le ali rotte
E imparai il silenzio, la sua lingua segreta
E viaggiare con la mente quando la notte si quieta.
Ermes poi sei arrivato tu
un’esplosione di arte nei tuoi occhi blu.
Corpo scolpito da uno scalpello maledetto
perfetto fuori, ma che ti fa sentire in difetto
Hai portato luce nel ricordo di quelle stanze scure
illuminando i sogni e le speranze future
Nel tuo riflesso non vedo un difetto
Anche le statue hanno crepe
E tu fai spuntare germogli tra il cemento

(2 strofa)
Tu avevi il mondo ai piedi, ma nessuno sugli spalti,
vincevi senza testimoni, amavi senza frenarti
Cercavi tra la folla lo sguardo di chi ti ha creato
E più ti convincevi che il tuo sogno era ormai già spezzato
Ti chiamavo Statua, tu non ci credevi e continuavi a vedere
un riflesso rimasto bambino dentro uno specchio pieno di crepe
Io porto la mia rabbia tu porti il tuo gelo
insieme siamo rondini che disegnano il cielo.
Tu sei il marmo che oscilla, io ho un anima che non vibra
ci completiamo a metà, dove la paura strilla

(Ritornello)
E quando il marmo trema, io resto, io sento
tra le tue ombre nasce il mio firmamento.
Non c’è salvezza, solo bellezza imperfetta
E nonostante questo la mia anima grida “resta”
E se il tempo ci spezza, ci plasma lo stesso
due cuori scolpiti dallo stesso scalpello
Ermes, tu non guardarti più indietro
il mondo ti deve, ma io ti ho già dentro.

(Parte rap)
Io non cerco protezione cerco il suono del tuo passo
quando il mondo ci fa a pezzi, io raccolgo ciò che è rimasto.
Hai paura dello specchio, ma è solo un vetro stanco
Di ripeterti che non sta riflettendo chi eri, ma chi sei— e ti guardo e mi incanto
Ti senti marcio ,in capito e in bilico
E forse è per questo che sputi veleno insipido
Allontani chi ti ama ,di certo non hai l’arco di cupido
Hai questa condanna ,ma devi stare sereno
E ricorda che l’antidoto nasce dal veleno
Non ti dico “ti salvo”, che le salvezze spaventano
noi siamo due aquile vive in mezzo a tempeste che ci scaraventano
Hai scritto la tua storia col ferro e col sudore
io con l’inchiostro delle notti in cui non c’era colore.
Tu non vedi che luce hai, perché guardi il riflesso sbagliato
Lo so perché ho imparato a leggerti nelle vene, senza farti sentire errato
Ogni segno è una medaglia, ogni smagliatura è una preghiera
e se il mondo ti volta le spalle …io resto, tutta la vita intera
Mi siedo al tavolo coi tuoi mostri, li guardo negli occhi
brindiamo al dolore, poi espongono i loro giochi
Gioco a braccio di ferro con le loro voci storte
mi sovrastano, ma non spezzano le mie fottute forze
Resisto, tremo, ma tengo il passo
e nel loro urlo ci trovo il mio spazio.
Siamo due anime rotte, ognuna con il suo passato
Non esiste chi peggio o chi meno, e
Styl muzyki
Arabic Music, Hip Hop, Rap, Nostalgia, melodic, emotional, Female Voice, 80-120 BPM, AFRO BEAT

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