Sono davvero un completo bastardo, eppure senza motivo preciso, nei miei ricordi c’è sempre un posto per te. Le lacrime trasparenti sul mio volto e quelle bianche sulle mie mani sono state asciugate insieme. La coscienza mi ricorda che non ho più alcuna possibilità di ricominciare da capo. Le lacrime di colori diversi sgorgano e si fondono con il desiderio di stare con te, nella notte. Piangendo, mi ripeto che ti avrò. I movimenti sotto il cielo notturno sono ormai insensibili, meccanici. L’origine del desiderio che piange a mezzanotte non si accorda con la viscosità sulle mani. Piangendo, mi ripeto che ti avrò. Ma i gesti nella notte sono già da tempo privi di sensazioni.