Songteksten
Riccardo è un pescatore un po’ speciale. Non quello che ti immagini con le mani piene di calli e l’odore di sale che si attacca ai vestiti, no. Riccardo è un tipo che preferisce il treno alla barca, che invece di lanciarsi nella pesca d’altura, ama vagabondare tra le città d'Europa. Ogni viaggio è un’avventura, un racconto che scrive nel suo diario, con la penna che scivola sui fogli come se le parole fossero il pesce che tanto cerca.
A dire il vero, Riccardo pesca in un modo tutto suo. Non si tratta di netti o canne, ma di sguardi e conversazioni. Lui le chiama *"pescioline alternative"*, creature sfuggenti che abitano il cuore delle ZTL, le zone a traffico limitato delle città. Sono ragazze strane, un po' fuori dal coro, sempre immerse in qualche discorso su politica, arte e teoria sociale, spesso militanti del PD, con i capelli colorati e le scarpe a punta. Le ha incontrate per caso, scivolando tra i vicoli di Roma, i caffè di Berlino, le piazze di Barcellona. Sono tutte così: fidanzate o amanti, ma mai veramente da “acchiappare”. Eppure, Riccardo non può fare a meno di attrarre la loro attenzione, con il suo fare da sognatore e il suo fascino da poeta di strada.
In ogni città, Riccardo dedica loro una canzone. Le sue melodie sono tutte un po’ malinconiche, con quel tocco di cantautorato che parla di amori impossibili e di scontri ideologici, come se ogni *pesciolina* fosse una musa diversa, ma tutte accomunate da una visione del mondo che, chissà, forse Riccardo non riuscirà mai a comprendere appieno. Ma non importa, perché la sua vita è fatta di incontri fugaci, di brevi flirt e di parole non dette.
Il suo diario è il suo rifugio. Ogni pagina è una nuova avventura, un nuovo incontro con una di queste ragazze. C'è quella che a Milano gli ha parlato per ore di moda sostenibile e diritti civili, e quella a Parigi che gli ha raccontato le sue teorie sul consumismo, mentre camminavano lungo la Senna. C’è anche quella in Olanda che gli ha spiegato la politica del lavoro in un caffè che sembrava uscito da un film di Truffaut. Le ragazze sembrano tutte le stesse eppure tutte diverse: esuberanti, misteriose, incredibilmente affascinanti, ma sempre un passo oltre Riccardo, un po’ troppo lontane per essere catturate.
E lui, pescatore di treni e di emozioni, continua a scrivere. Il suo diario è ormai un fiume in piena, dove le parole si intrecciano come i suoi pensieri. "Forse un giorno," si dice, "troverò una pesciolina che non vive solo nella ZTL, ma che è pronta a fare un po’ di strada con me." Ma nel frattempo, continua a viaggiare, a scrivere, a sognare. Il mare è lontano, ma la città è sempre lì, piena di pesciolini da incontrare.