Letra
Strofa 1)
C’è un mago nella valle, lo chiamano Max,
tra liste infinite e i suoi mille fax.
Tre monitor accesi, ma cosa farà?
Inventa tabelle, ma il senso non si sa.
(Ritornello)
Oh Max, oh Max, il re del narcisismo,
tutto ruota intorno al tuo egocentrismo.
Silenzio, parli tu, con tono perentorio,
ma sotto il velo lucido, resta solo il vuoto illusorio.
(Strofa 2)
Squadra acqua, trazione, ora magazziniere,
passi da un servizio all’altro come un cavaliere.
Quando il gioco si fa duro, tu lasci la scena,
ma il tuo ego resta grande come una galassia piena.
(Ritornello)
Oh Max, oh Max, il re del narcisismo,
tutto ruota intorno al tuo egocentrismo.
Silenzio, parli tu, con tono perentorio,
ma sotto il velo lucido, resta solo il vuoto illusorio.
(Bridge)
Sei l’eroe che nessuno ha mai chiesto,
un narcisista dal cuore modesto.
Da un reparto all’altro, cambi come il vento,
ma il tuo valore, Max, è solo un evento.
(Strofa 3)
Bigliettini dappertutto, un caos organizzato,
per ricordare ciò che hai sempre dimenticato.
E mentre fai il magazziniere con fare geniale,
le stesse vecchie liste restano il tuo rituale.
(Ritornello finale)
Oh Max, oh Max, maestro dell’apparire,
nel tuo regno di monitor, il tempo fai sparire.
Silenzio, parli tu, il mondo è tuo teatro,
ma il vero valore, Max, è un miraggio distratto.
(Outro)
E così va il mago della Val di Funes,
tra biglietti e monitor, resta solo l’apparenza.
Squadra acqua, trazione, e ora il magazzino,
ma il destino di Max è un eterno cammino.