Letra
Quattro ombre scivolano piano
sotto un cielo che non ha pietà,
ognuna col suo nome profano
su un cammino che non ha verità.
Si guardano in viso ma è vuota la sera,
nel vento una voce sussurra bugie,
ognuno una vita straniera
come il brusio di oscure liturgie.
Dove vai, fratello perduto,
se il tuo passo non sa più ballare?
Cosa urli in un sogno che è muto,
se il tuo cuore non sa più parlare?
Che destino tu cerchi nel buio,
se il ricordo non ha identità?
In una pioggia che diventa diluvio
su una nave verso la libertà.
Chi ha la spada ma non la memoria,
combatte guerre che non sa perché,
nel pugno la rabbia, negli occhi la storia
di un’anima che fugge via da sé.
Chi ha una carta e la gioca ogni sera,
ma al tavolo nessuno lo chiama,
il destino si mescola come una fiera
la vita si perde tra il vino e la fama.
Chi ha la penna ma non il racconto,
scrive parole a lui ignote,
insegue il futuro, si perde nel vuoto
uno spartito che non ha note.
il silenzio come enigma tra i sassi,
volti mutevoli come la luna,
han segreti nascosti nei passi
la memoria diventa laguna.
il cammino è sempre più stretto,
ogni curva non porta a se,
quattro anime e un destino predetto,
lo inseguono, ma non sanno qual’è.
Dove vai, fratello perduto,
se il tuo passo non sa più ballare?
Cosa urli in un sogno che è muto,
se il tuo cuore non sa più parlare?
Che destino tu cerchi nel buio,
se il ricordo non ha identità?
In una pioggia che diventa diluvio
su una nave verso la libertà.