C'è qualcun'altro seduto su quelle panchine, ma posso ancora vedere i nostri fantasmi seduti lì, si mischiano ad altre migliaia di fantasmi che si sono seduti prima di noi, durante questi anni; siamo più luminosi, ma sbiadiremo, come gli altri. Posso sentire ancora l'eco delle nostre parole, ma si perderanno in mezzo a mille altre. Posso assaporare ancora il sale delle mie lacrime, vedere la luce dei tuoi sorrisi, si mescolano. Panchine come altre, prima che ci sedessimo, forse ci aspettavano, vite come tante, prima che ci incontrassimo, forse ci aspettavamo. Immagini che sfumeranno, parole silenziose ormai, il presente è diventato passato, il futuro presente. Il mondo ci inghiotte, noi scompariamo, luci brillanti che si spengono pian piano...